Intorno alle 12:10 i listini continentali si attestano sulla parità, con l’attenzione degli investitori rivolta soprattutto alle trimestrali delle big cap. Scambiano poco mossi il Ftse Mib di Milano (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (flat), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Sul Forex l’euro/dollaro arretra in area 1,156, mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta ben intonato a 114,2 dopo che la BoJ ha annunciato ieri il proseguimento della politica accomodante. Negli Stati Uniti, intanto, il focus rimane sulla proposta di riforma fiscale presentata da Trump, in attesa di approvazione, mentre il presidente prosegue il proprio viaggio in Asia.
Fra le materie prime il petrolio consolida i guadagni della seduta precedente, che hanno portato le quotazioni di Wti (57,4$) e Brent (64,1$) sui massimi di oltre due anni dopo l’ondata di arresti in Arabia Saudita che hanno rafforzato la posizione del principe ereditario Mohammad bin Salman, favorevole al proseguimento dei tagli alla produzione.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano arretra all’1,74%, separato da un differenziale con l’omologo tedesco in area 140 punti base.
A Piazza Affari gli acquisti premiano ENI (+1,6%), su cui Hsbc ha alzato la raccomandazione a ‘buy’ da ‘hold’ e il target price a 16,1 euro da 15,1 euro. In evidenza anche CAMPARI (+1,7%), che ha diffuso i risultati al 30 settembre. In crescita i margini operativi nel terzo trimestre, con l’Ebitda a 107,6 milioni (+6,9%) e l’Ebit a 93,9 milioni (+7,2%).
Poco mossa INTESA (+0,3%) in vista dei conti, così come FINECO (+0,7%), PRYSMIAN (-0,3%) e MEDIASET (-0,7%).
In rialzo pure BANCA MEDIOLANUM (+1,5%) e BANCA GENERALI (+1,6%), quest’ultima in seguito alla notizia del lancio di due nuove categorie di Pir per le quali si attende una buona accoglienza da parte del mercato.
In fondo al listino scivolano UBI (-1,5%), FERRAGAMO (-1,3%) e BANCO BPM (-1,3%).
Sottotono STM (-1,1%), che sconta qualche presa di beneficio dopo i guadagni delle ultime sedute, oltre all’apprezzamento del dollaro e l’outlook negativo di Dialog Semiconductor.
Ben intonata SNAM (+0,7%), che ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in forte crescita (+18% a/a) e superiore alle attese. Acquisti infine su ENEL (+0,6%) che diffonderà domani i risultati.