Altra giornata di sofferenza per il titolo Creval sul listino milanese. Intorno alle 16:10 la banca valtellinese cede il 26,1% a 1,87 euro, dopo non aver fatto prezzo in apertura di contrattazioni per poi finire successivamente in asta di volatilità con un ribasso teorico di oltre il 30 per cento.
Le quotazioni continuano a essere penalizzate dall’aumento di capitale da 700 milioni previsto nel nuovo piano strategico 2018/20, superiore alle attese della vigilia che ipotizzavano circa 500 milioni.
Sulla questione si è espresso anche Miro Fiordi, che alla stampa ha dichiarato: “La scelta dell’istituto è qualcosa che il mercato ha continuato a scontare e in un certo senso a richiedere da mesi. Ovvero una soluzione definitiva del problema npl con la costituzione di nuove basi per una redditività sostenibile: non è solo l’aumento di capitale ma una complessiva operazione di de-risking e di interventi sulla struttura di costi e ricavi. Nell’estate del 2018 avremo un nuovo Creval con numeri molto interessanti, anche poter arrivare a riaprire valutazioni strategiche sul fronte di possibili merger in una posizione di forza”.
Il manager ha poi aggiunto: “Dopo le reazioni comprensibili dei primi giorni, anche grazie alle presentazioni one to one del nostro piano che faremo nelle prossime settimane, questa reazione potrà rientrare”.