Questa mattina la multi-utility bolognese comunicherà i risultati relativi al periodo luglio-settembre dell’esercizio in corso. Alle 15:30 i vertici di Hera presenteranno la trimestrale alla comunità finanziaria.
Sulla base delle stime raccolte, Hera potrebbe registrare nel 3° trimestre del 2017 un Ebitda di 212,1 milioni, in crescita del 17,2% su base annua. A trainare il margine operativo lordo del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano l’atteso maggiore contributo del business della vendita dell’energia elettrica, accompagnato dal buon andamento del settore gas che beneficia dell’ampliamento del perimetro di consolidamento, delle attività idriche e della divisione rifiuti.
Gli analisti si aspettano poi un incremento ancora maggiore (+31% su base annua) dell’Ebit in quanto prevedono una crescita limitata all’8,2% su base annua per la voce ammortamenti e accantonamenti.
Il conto economico di Hera nel 3° trimestre del 2017 è previsto che chiuda con un utile netto di 39,3 milioni, con un balzo dell’87,3% su base annua sulla scia dei minori oneri finanziari netti e della riduzione del carico fiscale grazie al taglio dell’Ires al 24% dal 27,5% del 3° trimestre del 2016.
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre del 2017 del gruppo bolognese è atteso a 2,61 miliardi, sostanzialmente sugli stessi livelli dello scorso 30 giugno. Gli analisti prevedono per il 3° trimestre del 2017 un’accelerazione degli investimenti su base tendenziale (+27,1%).