Il gruppo ha archiviato i primi nove mesi con ricavi in aumento del 18,1% a 818,7 milioni (+8,9% a parità di area di consolidamento), sostanzialmente in linea alle attese degli analisti. Il settore olio ha segnato un +16,6% a 520 milioni (+12,2% a parità di area di consolidamento), mentre il settore acqua ha segnato un +20,8% a 298,2 milioni (+2,9% a parità di area di consolidamento).
In crescita in linea al consensus anche i margini operativi, con l’Ebitda che ha registrato un +26,6% a 192 milioni, portando l’incidenza sul fatturato al 23,4% (+160 basis points). L’Ebit, invece, ha evidenziato un +30% a 154,8 milioni, con un ros al 18,9% (+170 basis points).
La forte performance operativa ha consentito un balzo dell’utile netto del 35% a 99 milioni. Il free cash flow è stato pari a 73,4 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 287,9 milioni rispetto ai 257,3 milioni al 31 dicembre 2016, dopo esborsi per acquisizioni per 84,1 milioni e il pagamento di dividendi per 21,8 milioni.
