Mps volta pagina. Il cda di ieri, che ha approvato i conti al 30 settembre e che ha traghettato la banca al salvataggio con l’ingresso dello Stato nel capitale, ha considerato esaurito il proprio mandato. Ieri sono state quindi rassegnate in blocco le dimissioni da parte di tutti i consiglieri e i sindaci ed è stata convocata un’assemblea per il 18 dicembre, in unica convocazione, per definire la nuova governance.
Nel dettaglio, l’assise dei soci sarà chiamata ad approvare in sede straordinaria alcune modifiche dello statuto e a sancire la riduzione del capitale per perdite. In via ordinaria dovrà decidere il numero dei rappresentanti del cda per il triennio 2017/19, il numero dei vice presidenti e dovrà designare i membri del board e al loro interno selezionare il presidente e i vice presidenti, nominare il collegio sindacale e stabilire i compensi.
Secondo alcune fonti il nuovo board sarà composto da 13 consiglieri, di cui 10 designati dal Mef in qualità di socio di maggioranza. Incerta l’assegnazione degli altri tre componenti che potrebbero essere proposti da Generali, che con la conversione dei subordinati in seguito al burden sharing è diventato il secondo principale azionista. Ma parrebbe che anche i fondi presenti nel capitale, anch’essi in seguito alla conversione dei bond, vorrebbero presentare una propria lista ambendo a un posto.
Quella che appare molto probabile è la conferma di Marco Morelli come Ad e di Alessandro Falciai come presidente.