Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo riporta un giro d’affari di 9,8 milioni, in crescita del 2,3% rispetto al pari periodo del 2016, beneficiando anche del buon andamento delle vendite dell’anestetico dentale Orabloc sul mercato Usa, salite di circa il 19%.
Una dinamica positiva che si riflette a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che riducono il deficit rispettivamente del 70,2% a 0,4 milioni, grazie anche a una minore incidenza dei costi, e del 48,3% a 1,2 milioni in presenza di ammortamenti e svalutazioni sostanzialmente invariati.
Il periodo in esame si chiude con una perdita netta di 4,2 milioni, che si confronta con utile di 6,4 milioni dei primi nove mesi del 2016 che aveva però beneficiato di una plusvalenza da dismissione di circa 10,2 milioni a seguito del deconsolidamento del gruppo Relief e dell’intera Divisione TCRDO dal gruppo Pierrel dal maggio 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è pari a 16,8 milioni, in diminuzione di 6 milioni rispetto all’ammontare di fine 2016, sopratutto per effetto della liquidità introitata in conto futuro aumento di capitale dagli azionisti Fin Posillipo e Bootes, oltre allo storno di 4,1 milioni di crediti vantati nei confronti degli stessi.