Rai Way – Conferma interesse per gli asset di Persidera

L’Ad di Rai Way, Aldo Mancino, nel corso di una conference call con gli analisti, ha confermato l’interesse per gli asset di Persidera, società dei multiplex controllata da Telecom Italia al 70% e Gedi per il restante 30 per cento. I multiplex sono in pratica delle frequenze di trasmissione che vengono affittate a una nutrita schiera di editori. Ogni multiplex, tramite l’omonima tecnologia, permette di inviare più canali nella stessa banda di frequenze e quindi è di fatto “multiplo”.

Mancino ha affermato che “sarebbe un’opportunità’ interessante da valutare e coerente con le linee guida del nostro piano industriale, fermi restando i vincoli regolatori”.

A fine maggio scorso la Commissione Europea (Ce) aveva in pratica accertato l’acquisizione del controllo di fatto di Telecom Italia da parte di Vivendi subordinandola proprio alla cessione di Persidera, società che controlla ben cinque multiplex del digitale terrestre nazionale (3 multiplex coprono il 95% della popolazione e 2 più del 92%).

Secondo la Ce, il controllo di fatto da parte di Vivendi in Tim comportava come criticità il superamento del limite dei multiplex in digitale terrestre. Ai cinque di Persidera si sarebbero infatti sommati quelli posseduti da Mediaset di cui Vivendi è socia. Di conseguenza la media company francese avrebbe superato il limite del 50% dei canali tv digitali terrestri.

Il dossier della possibile acquisizione di Persidera sarebbe già sul tavolo di grandi investitori come Blackstone, Kkr, Trilantic, Terra Firma e forse Macquarie, anche se gli ultimi rumors riportano il possibile ritiro dalla gara dei soggetti esteri per via delle incertezze sul prossimo piano frequenze del governo che rischia di ridisegnare tutte le regole del gioco. Fra i nomi italiani circolano quelli di Clessidra e di F2i (con Marguerite).

Ei Towers e Rai Way sarebbero invece da escludere dalla lista dei possibili acquirenti per questioni di Antitrust, anche se entrambe sarebbero disponibili ad entrare in un secondo momento come service company.