Il brusco movimento del titolo nella sessione di ieri, quando Astaldi è arrivata a cedere oltre il 17% in chiusura, e che è proseguita in apertura con un nuovo calo del 10% e successivo ingresso in asta di volatilità, trae origine dalla notizia, riportata dal Sole 24 Ore e poi confermata dalla società, dello studio di un processo di ripatrimonializzazione di 200 milioni. L’operazione potrebbe essere ufficializzata dalla società capitolina la prossima settimana quando il cda approverà i conti trimestrali dopo il rinvio tecnico comunicato lunedì.
L’aumento di capitale fa parte di un disegno di riequilibrio della struttura delle liabilities che passerebbe anche attraverso l’emissione di un nuovo bond in sostituzione di quello di 750 milioni scadenza l’1/12/2020 e proseguirebbe, come già annunciato nell’ultimo piano industriale 2017-2021, il piano d cessioni nel settore delle concessioni a conferma riposizionamento strategico del gruppo in paesi a minor rischio.
