Il gruppo bergamasco ha archiviato il periodo luglio-settembre con risultati sostanzialmente in linea alle attese, rallentando leggermente rispetto alla crescita registrata nei mesi precedenti. I ricavi sono aumentati del 4% a 589,6 milioni, mentre la marginalità è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo 2016. Meglio del consensus, invece, il debito, calato nel trimestre di circa 9 milioni a 250,4 milioni.
Brembo ha chiuso il terzo trimestre 2017 con ricavi in crescita del 4% a 589,6 milioni (+6,2% a cambi costanti), rallentando leggermente rispetto al primo semestre dell’esercizio principalmente a causa della flessione in nord America.
In area Nafta, infatti, il fatturato è diminuito del 13,8% a 137,8 milioni, compensato dagli incrementi registrati in Italia (+11,5% a 65,3 milioni), Germania (+7,3% a 138,3 milioni), nel resto d’Europa (+7,3% a 125 milioni) e in Cina (+20,5% a 69,8 milioni).
A livello di settori, le applicazioni di autovetture hanno segnato un +4,4% a 458,5 milioni, mentre quelle per motocicli e per i veicoli commerciali hanno evidenziato rispettivamente un +1,7% a 51,4 milioni e un +2,7% a 53,5 milioni. Le competizioni, infine, hanno registrato un +3,7% a 25,8 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, i margini hanno risentito in parte anche dei maggiori costi dovuti agli investimenti nel nuovo impianto in Messico. L’Ebitda è aumentato del 2,7% a 113,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 19,3% sostanzialmente in linea rispetto al terzo trimestre 2016 (-20 basis points). Stabile, invece, l’Ebit a 80,8 milioni, con un ros al 13,7% (-50 basis points) dopo un incremento degli ammortamenti del 9,9% a 32,8 milioni.
La bottom line evidenzia un utile netto pari a circa 60 milioni, segnando un +1,2% su base annua. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 30 giugno 2017, è diminuito di circa 9 milioni a 250,4 milioni, battendo di oltre 20 milioni le stime del consensus.