Nei primi 9 mesi dell’esercizio i volumi di vendita del gruppo si sono mantenuti in crescita su base annua anche grazie alla variazione di perimetro riferita al consolidamento integrale del gruppo Zillo da inizio luglio.
Le vendite di cemento e clinker si sono attestate a 20,3 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,1% a/a (+2,6% a parità di perimetro), mentre quelle di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato un +4,8% attestandosi a quota 9,2 milioni di metri cubi (9,1 milioni di metri cubi a parità di perimetro).
Il fatturato consolidato è aumentato del 6,7% a 2.133,4 milioni, al lordo di un effetto cambio favorevole di 23,4 milioni. A perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato del 4,5%. L’effetto volume e l’effetto prezzo, entrambi favorevoli, sono stati rispettivamente pari a 69,0 milioni e 35,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ammonta a 915,2 milioni, in diminuzione di 26,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2016.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Buzzi conferma per l’intero 2017 una variazione favorevole del margine operativo lordo ricorrente del 5-10%, con buone probabilità di attestarsi nella parte alta della forchetta.
Respinta dal Tar del Lazio, infine, la concessione della sospensiva della sanzione da circa 60 milioni comminata dall’Antitrust.