Nel periodo gennaio-settembre dell’esercizio in corso, i ricavi della multi-utility bolognese sono stati pari a 4,36 miliardi di euro, in aumento del 12,4% rispetto al dato rettificato dello stesso periodo del 2016. Nell’ambito di un quadro macro-economico di ripresa, il fatturato di Hera ha beneficiato dell’ingresso nell’area di consolidamento di Aliplast e Gran Sasso, oltre che dei positivi effetti determinati da maggiori attività di trading, dall’incremento del prezzo della materia prima elettrica, dall’aumento dei volumi di gas venduti e dai maggiori ricavi regolati provenienti dal settore idrico.
A livello di risultati operativi nei primi 9 mesi del 2017, l’Ebitda è cresciuto dell’11,4 rispetto allo stesso periodo del 2016, raggiungendo quota 724,7 milioni. Per quanto riguarda le singole divisioni, l’Ebitda dell’area gas (27,8% del margine operativo lordo consolidato) è aumentato dell’8% su base annua, grazie alla crescita delle attività di trading, ai maggiori volumi di gas venduti e al maggior perimetro di attività del servizio di default. Il numero di clienti gas nei primi nove mesi del 2017 è pari a 1,4 milioni, in aumento del 3,9% rispetto all’analogo periodo del 2016, anche grazie all’acquisizione della società abruzzese Gran Sasso. L’Ebitda dell’area ciclo idrico integrato è aumentato del 2,6% su base annua (24,6% del margine operativo lordo consolidato), grazie a maggiori ricavi da somministrazione e nonostante i maggiori costi operativi e i minori ricavi da allacciamenti. L’Ebitda dell’area ambiente è aumentato del 5,3% su base annua (25% del margine operativo lordo consolidato) sulla scia dei maggiori volumi commercializzati nel trattamento dei rifiuti, del trend positivo dei prezzi dei rifiuti speciali e dell’ingresso nel perimetro aziendale di Aliplast. Questi risultati sono maggiormente apprezzabili considerando che scontano un minore contributo degli incentivi sulle rinnovabili e assimilate per circa 8 milioni. L’Ebitda dell’area energia elettrica è balzato del 41,3% su base annua (20,3% del margine operativo lordo consolidato), grazie ai maggiori margini sulle attività di vendita sul mercato libero e sul mercato della salvaguardia e alle maggiori marginalità nella generazione di energia elettrica. Il numero di clienti energia elettrica ha fatto registrare un aumento dell’11,6% a 964.000 unità, dovuto prevalentemente alla crescita nel mercato libero.
Nel periodo in esame, il gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano ha poi registrato un Ebit di 357,9 milioni, in progresso dell’8,7% su base annua anche per il balzo del 14,1% su base annua della voce ammortamenti e accantonamenti.
Al di sotto della gestione operativa, l’utile pre-imposte di Hera è stato pari a 283,4 milioni, in aumento del 18,6% su base annua anche grazie alla decisione flessione (-17,4% su base annua) del risultato della gestione finanziaria che ha beneficiato della più efficiente struttura del debito, grazie anche alle operazioni di liability management effettuate nel corso dello scorso esercizio.
Il conto economico dei primi 9 mesi del 2017 si è così concluso con utile netto di 182,9 milioni, in progresso del 28,6% su base annua sulla scia anche del taglio del tax rate (32% rispetto al 36,5% dei 9 mesi 2016 rettificato per effetto della diminuzione dell’aliquota Ires e della ricerca continua di ottimizzazioni fiscali conseguenti all’ampliamento del perimetro del gruppo).
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è stato pari a 2,61 miliardi, in aumento del 2,1% rispetto alla fine del 2016, considerando anche il pagamento dei dividendi e e le operazioni di M&A.
Nei primi 9 mesi del 2017, gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 277,1 milioni, in crescita del 10,2% rispetto all’analogo periodo del 2016 e in linea con quanto previsto dal piano industriale. Gli investimenti operativi sono riferiti a interventi su impianti, reti e infrastrutture, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.