Safilo ha chiuso i primi nove mesi del 2017 con ricavi consolidati pari a 797,7 milioni, in calo del 15% (a cambi costanti) rispetto all’anno precedente. Una dinamica che sconta principalmente la cessazione della licenza Gucci a fine 2016, che ha sottoscritto un accordo strategico di partnership con Kering per lo sviluppo e la produzione degli occhiali Gucci.
Se consideriamo le vendite del portafoglio marchi in continuità, si osserva comunque una diminuzione del 3,5% a parità di cambi (escluso il business retail), a causa delle difficoltà riscontrate a inizio anno nell’implementazione del nuovo sistema di gestione del magazzino nel centro distributivo di Padova.
Dalla lettura dei ricavi per area geografica emerge che in Europa il giro d’affari ha subito una diminuzione a cambi costanti del 7,3%, attestandosi a 367,7 milioni, così come le vendite del portafoglio marchi in continuità sono scese del 6,1% a cambi costanti.
In Nord America i ricavi hanno registrato una contrazione, a parità di cambi, del 16% a 325,3 milioni. Nello specifico, i ricavi wholesale realizzati con i marchi in continuità sono diminuiti dell’1,4% a cambi costanti, penalizzati soprattutto dalla performance negativa dei department store.
Il giro d’affari in Asia è stato di 45,6 milioni rispetto ai 90,1 milioni nei primi nove mesi del 2016 (-48,7% a cambi costanti), mente le vendite del portafoglio marchi in continuità sono scese dell’8,7% a parità di cambi.
Nel resto del mondo i ricavi sono diminuiti del 10% (a cambi costanti), attestandosi a circa 59 milioni. Le vendite del portafoglio marchi in continuità sono, invece, aumentate del 6,6 per cento.
L’Ebitda diminuisce del 45,4% rispetto al 2016 a 38,8 milioni, includendo anche costi non ricorrenti pari a 4,4 milioni. Escludendo tali poste, l’Ebitda adjusted si fissa a 43,2 milioni, in calo di oltre il 44% rispetto ai nove mesi del 2016.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto a fine settembre è salito a circa 136 milioni rispetto ai 48,4 milioni di fine 2016 (+87,5 milioni).