Utility – Il settore tira il fiato (-0,3%) dopo i massimi storici

Seduta di metà settimana all’insegna della moderata lettera per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,4%), con la stagione delle trimestrali ormai entrata nel vivo. Nella giornata di ieri la performance del paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è stata nuovamente superiore rispetto a quella registrata dal principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,4%), ma peggiore rispetto allo Stoxx Europe 600 Utilities (+0,5%).

A zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici le prese di beneficio sui mercato dei governativi europei per portare a casa parte dei guadagni degli scorsi giorni, con i rendimenti dei titoli di Stato di Paesi come Italia, Spagna e Portogallo, che hanno ripreso a salire su tutte le scadenze e specialmente su quelle intermedie e lunghe.

Nell’ambito delle Big Cap, si sono mosse in controtendenza Italgas (+0,4%) e Terna (+0,2%). Nel caso del gruppo leader in Italia nella distribuzione del gas ieri è stata annunciata una nuova piccola acquisizione, questa volta in Sardegna. Nel dettaglio, Italgas ha comunicato di aver comprato il 100% del capitale di Ichnusa Gas che è una holding che controlla 12 società titolari di altrettante concessioni per la realizzazione e l’esercizio di reti di distribuzione di gas in 81 Comuni della Sardegna. L’Enterprise value, di Ichnusa Gas è stata stabilita in 26,2 milioni. Alla data dell’acquisizione, 2 delle 12 concessioni risultano in esercizio provvisorio con i primi clienti serviti con GPL, mentre le rimanenti 10 sono riferite a reti in costruzione e da realizzare per un investimento complessivo di oltre 170 milioni, in parte finanziato con contribuiti pubblici regionali. Tali infrastrutture saranno completate nell’arco di circa tre anni, raggiungendo a regime un’estensione di circa 1.300 chilometri di reti per un bacino potenziale di oltre 150.000 clienti.

Nel segmento delle Mid Cap, il titolo che ha registrato la migliore performance giornaliera di ieri è stato Erg (+0,7%), seguito da Hera (+0,5%). La multi-utility bolognese nel primo pomeriggio di ieri ha presentato i risultati del 3° trimestre del 2017 che sono stati tutti in decisa crescita, con l’utile netto che è quasi raddoppiato. I numeri presentati dal gruppo guidato da Tomaso Tommasi di Vignano sono stati anche migliori delle attese degli analisti.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, ancora denaro su Acsm Agam (+2,8%), mentre hanno sofferto Falck Renewables (-3,1%) ed Edison Rsp (-3,8%).