Falck Renewables – La nuova capacità sostiene l’Ebitda nel 3° trim. 2017

Nel periodo luglio-settembre dell’esercizio in corso, i ricavi del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (prevalentemente eolico) sono stati pari a 57,9 milioni di euro, in progresso del 12,9% su base annua. Alla base dell’aumento del fatturato di Falck Renewables nel trimestre in esame il significativo aumento dei prezzi medi di cessione dell’energia elettrica in Italia, Spagna e Regno Unito, insieme alla maggior produzione del periodo (+7,8% su base annua) dovuta all’incremento della capacità installata, che hanno più che bilanciato l’effetto della svalutazione della sterlina sull’euro (-5,4% rispetto al terzo trimestre del 2016) con riferimento alla produzione nel Regno Unito, e la stagionalità del periodo.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda conseguito dal gruppo guidato da Toni Volpe nel 3° trimestre del 2017 è stato pari a 25,4 milioni, in aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016 grazie alla sopracitata dinamica dei ricavi che è stata influenzata da costi a supporto delle iniziative di sviluppo nei nuovi mercati, in linea con le indicazioni dell’ultimo piano industriale come previsto da Piano Industriale.

Nello stesso trimestre l’Ebit è stato pari a 9,6 milioni, in crescita dell’11,1% su base annua anche grazie alla sostanziale stabilità della voce ammortamenti e accantonamenti rispetto al 3° trimestre del 2016. Nel dettaglio, l’effetto derivante dall’aggiornamento della vita utile degli impianti eolici e fotovoltaici effettuato da periti indipendenti, tenuto conto dei vincoli contrattuali attuali (principalmente affitti/diritti di superficie dei terreni e delle autorizzazioni/concessioni), che ha comportato un incremento medio della vita utile da 20 anni a 22,5 anni è stato parzialmente compensato dall’incremento degli ammortamenti dovuto alla maggiore capacità installata.

Al di sotto della gestione operativa, Falck Renewables ha registrato un calo del 6,2% su base annua degli oneri finanziari netti che è stata parzialmente compensato dalla contrazione dei proventi derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (-14,8%). In questo modo il risultato ante-imposte è stato positivo per 1,8 milioni, in deciso miglioramento rispetto all’utile di circa 400mila euro registrato nel 3° trimestre del 2016.

Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (inclusivo del fair value dei derivati) è stato pari a 524,4 milioni, in flessione del 3,1% rispetto allo scorso 30 giugno. La cassa generata nel periodo è stata pari a 24 milioni ed è stata parzialmente assorbita da investimenti netti e variazioni dell’area di consolidamento per 10,8 milioni. Il deprezzamento della sterlina rispetto all’euro ha avuto un effetto positivo sui debiti finanziari netti in sterline per 0,8 milioni mentre la variazione del fair value dei derivati ha comportato un effetto positivo sulla posizione finanziaria netta pari a 3,3 milioni.