Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso del 2,2% e facendo peggio dell’omologo europeo (-1,3%), non beneficiano della giornata positiva del comparto bancario (+1%) e archiviano la seduta sotto il Ftse Mib (-0,8%).
Lettera sui titoli del risparmio gestito e in particolare su Azimut (-5,3%) dopo la riorganizzazione del modello di business e dopo avere riportato un utile netto in calo del 34,5% a/a a 35 milioni nel terzo trimestre 2017. Tengono meglio, seppure in calo, Banca Mediolanum (-0,6%) dopo che nel terzo trimestre ha realizzato un utile netto in contrazione del 38,5% rispetto al pari periodo del 2016 e dopo avere riportato, a ottobre, una raccolta netta positiva di 403 milioni, e Banca Generali (-0,4%) dopo che le stime di raccolta sul 2017 sono state alzate a 6,5 miliardi. Pesante calo per Anima (-3,4%) dopo il deludente dato sulla raccolta netta di ottobre.
Cede Poste Italiane (-0,8%) dopo avere realizzato un utile netto in contrazione del 10,5% a 724 milioni nei primi nove mesi del 2017.
Nel Mid Cap nuovo rosso per Banca Intermobiliare (-1,1%) a diversi giorni dalla divulgazione dei termini relativi alla cessione della quota di maggioranza al fondo inglese Attestor.
Indietreggia Banca Ifis (-2,9%) nonostante nel terzo trimestre 2017 abbia riportato una crescita a doppia cifra di ricavi e margini.
Tornano gli acquisti su Cerved (+0,6%) dopo le battute d’arresto degli ultimi giorni.