Unipol, nei primi nove mesi del 2017, ha contabilizzato premi lordi consolidati per 8,8 miliardi (-21,2% a/a). L’andamento risente della diminuzione della raccolta vita (-42,5% a 3,2 miliardi) e della stabilità di quella danni a 5,6 miliardi. Il periodo in esame si chiude con una perdita netta di 229 milioni, scontando rettifiche nette per 780 milioni legate alla ristrutturazione della controllata Unipol Banca.
Nel periodo gennaio-settembre 2017, la raccolta assicurativa di Unipol a livello consolidato si fissa a 8,8 miliardi, segnando una contrazione del 21,2% rispetto al pari periodo del 2016. Di questo importo, 7,8 miliardi si riferiscono alla controllata UnipolSai.
Nel dettaglio, la raccolta premi riferita al ramo vita è pari a 3,2 miliardi, contrazione del 42,5% rispetto ai primi nove mesi 2016. La riduzione è ascrivibile in gran parte alla politica commerciale adottata dalla compagnia bolognese, volta a contenere la produzione di polizze tradizionali non particolarmente profittevoli, nell’attuale contesto di bassi tassi d’interesse, per focalizzarsi verso un’offerta su prodotti multiramo e linked.
In riferimento al segmento danni, la raccolta è rimasta stabile rispetto all’anno precedente a 5,6 miliardi. Nello specifico, la flessione del ramo auto (-3,3% a/a a 2,6 miliardi) è stata compensata dalla crescita di quello non auto (+3,2% a 2,5 miliardi). Il Combined ratio è pari al 96,4%, in crescita rispetto al 95% del periodo di confronto.
Il risultato economico del settore bancario è stato negativo per 941 milioni, pur scontando rettifiche nette pari a 780 milioni legate alla ristrutturazione della controllata Unipol Banca.
Negativo il risultato economico del settore immobiliare e delle altre attività per 178 milioni (-112 milioni nel periodo gennaio-settembre 2016).
Il periodo in esame si chiude con un una perdita netta di 229 milioni (439 milioni di utile netto nello stesso periodo del 2016), scontando soprattutto le citate rettifiche.
Sul fronte della solidità patrimoniale, il Solvency II ratio è pari al 158% (140% a fine 2016), mentre il patrimonio netto si attesta a 5,3 miliardi (5,6 miliardi al 31 dicembre 2016).
Si segnala che Carlo Cimbri, Ceo della holding bolognese, nel corso della conference call di presentazione dei risultati, ha annunciato che: “Il trasferimento delle quote di Arca Vita e Arca Assicurazioni, per entrambi pari al 63,4%, sotto UnipolSai avverrà entro il primo semestre 2018. Il trasferimento di Arca era l’ultimo tassello del piano di ristrutturazione avviato a giugno”.