Seconda seduta consecutiva conclusa con il segno meno davanti per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,8%) che non è stato risparmiato dall’ondata di vendite che ha interessato il listino milanese. Nella giornata di ieri la performance del paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è stata uguale a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,8%), e sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,9%).
Anche ieri a zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici le ulteriori prese di beneficio sul mercato dei governativi europei dopo il rally dei giorni scorsi, con i rendimenti dei titoli di Stato di Paesi come Italia, Spagna e Portogallo, che hanno continuato salire su tutte le scadenze e specialmente su quelle intermedie e lunghe.
Nel segmento delle Big Cap, nessun titolo ha concluso la giornata borsistica di ieri con una variazione positiva delle quotazioni rispetto alla chiusura precedente. Hanno limitato le perdite Terna (-0,5%), che comunicherà oggi i conti relativi al 3° trimestre del 2017, ed Enel (-0,5%). Il gruppo guidato da Francesco Starace ha pubblicato ieri mattina prima dell’apertura dei mercati i risultati relativi al periodo luglio-settembre dell’anno in corso che hanno mostrato una lieve flessione degli utili operativi che, comunque, sono stati superiori alle attese degli analisti. Il Consiglio di amministrazione del colosso elettrico italiano ha deliberato un acconto sul dividendo 2017 pari a 0,105 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2018, in crescita del 16,7% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno. Il management ha poi indicato una cedola 2017 totale di 0,23 euro per azione (+27,8% rispetto alla cedola totale del 2016 pari a 0,18 euro), equivalente al 65% del risultato netto ordinario del gruppo atteso per il 2017.
Nell’ambito delle Mid Cap, in evidenza Ascopiave (+1,3%) ed Hera (+1%) con quest’ultima che ha beneficiato della revisione al rialzo delle stime degli analisti a seguito di una trimestrale (presentato mercoledì pomeriggio) che ha mostrato una decisa crescita di tutte le voci di conto economico e che ha battuto il consensus.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, recupera Falck Renewables (+2,3%) dopo la discesa di mercoledì. Ad alimentare gli acquisti dei titoli del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (prevalentemente eolico) i risultati dei tre mesi estivi che sono stati in lieve crescita a livello di Ebitda rispetto allo stesso periodo del 2016, ma in forte progresso a livello di Ebit e di utile netto. Tutte le principali voci del conto economico del 3° trimestre del 2017, ma anche l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre, sono state comunque migliori delle attese. Prese di beneficio, invece, su Acsm-Agam (-1,4%) che nel primo pomeriggio comunicherà i numeri relativi al periodo luglio-settembre del 2017.