La holding di Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma ha chiuso i primi nove mesi del 2017 con ricavi consolidati pari a 4,5 miliardi, in crescita del 9,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Nel dettaglio, il giro d’affari delle attività autostradali italiane (65,5% dei ricavi di gruppo) è aumentato del 2,9% a 3 miliardi, grazie ai ricavi netti da pedaggio che ammontano a 2,7 miliardi (+3,1%) essenzialmente per effetto della crescita del traffico del 2,3% (+2,9% escludendo l’effetto anno bisestile e includendo l’effetto mix derivante dalla maggiore crescita dei mezzi pesanti) e degli incrementi tariffari annuali (+0,64% per Autostrade per l’Italia).
I ricavi delle attività autostradali estere (10,6% del fatturato consolidato) sono aumentati del 19% a 482 milioni (+11% a parità di tassi di cambio). Il traffico è risultato complessivamente in crescita del 3,4% (+3,8% depurando il dato dall’effetto anno bisestile), una dinamica che include l’aumento dei volumi in Cile (+4,7%), Polonia (+6,2%) e Brasile (+1,8%).
Il giro d’affari delle attività aeroportuali italiane (15,2% del totale) presenta un incremento del 4,9% a 688 milioni, grazie ai ricavi per servizi aeronautici, pari a 491 milioni, aumentati del 2 per cento. Nei primi nove mesi del 2017 Aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino) ha accolto 36 milioni di passeggeri, registrando una leggera contrazione dello 0,3% (in linea depurando il dato 2016 dall’effetto dell’anno bisestile).
I ricavi delle attività aeroportuali estere (4,7% del totale) si attestano a 215 milioni, di cui 123 milioni servizi aeronautici composti principalmente dai corrispettivi degli aeroporti di Nizza, Cannes e Saint-Tropez, oltre alla contribuzione della rete Sky Valet FBO che include anche il contributo delle attività di assistenza a terra portoghesi acquisite a maggio 2016. Nei primi nove mesi del 2017 l’aeroporto di Nizza ha accolto 10,5 milioni di passeggeri, registrando un incremento del 6,4% su base annua.
L’Ebitda consolidato raggiunge quota 2,8 miliardi, in aumento del 7% rispetto ai primi nove mesi 2016 (+4% su base omogenea). Nel dettaglio, il margine operativo lordo delle attività autostradali italiane, pari a 1,9 miliardi (67,4% del totale), è cresciuto del 2,8 per cento. Sale del 20,6% (+12% a parità di tassi di cambio) l’Ebitda delle attività autostradali estere, che ammonta a 369 milioni (13,1% del totale). Il margine operativo lordo delle attività aeroportuali italiane segna un progresso del 7,8% a 428 milioni (15,2% del totale), mentre l’Ebitda delle attività aeroportuali estere si fissa a 85 milioni (3% del totale).
L’Ebit assomma a 1,9 miliardi, riportando una crescita del 10,3%, nonostante il peso di maggiori ammortamenti (+21,7%) delle concessionarie autostradali e aeroportuali italiane e del contributo del gruppo ACA. Dinamiche che sono state controbilanciate dall’impatto positivo dell’attualizzazione dei fondi per ripristino e sostituzione delle infrastrutture autostradali e del fondo rinnovo delle infrastrutture aeroportuali (-62,2%).
L’utile netto di pertinenza del gruppo riporta un progresso del 5,8% a 860 milioni. Su base omogenea scende del 2%, essenzialmente per effetto della cessione dell’11,94% della partecipazione in Autostrade per l’Italia a soci di minoranza.
L’indebitamento finanziario netto a fine settembre si esprime in 9,3 miliardi, in calo di 2,3 miliardi rispetto all’ammontare a fine 2016 nonostante nel periodo in esame siano stati effettuati investimenti operativi per circa 707 milioni. Nel dettaglio, gli investimenti hanno riguardato le attività autostradali italiane per 343 milioni, la rete estera per 136 milioni, le attività aeroportuali italiane per 145 milioni e le attività aeroportuali estere per 14 milioni.
Commento
Il management prevede per l’esercizio 2017 un miglioramento della redditività del gruppo e una crescita dei principali indicatori gestionali.
Relativamente alle attività autostradali italiane, l’andamento del traffico su Autostrade per l’Italia è atteso in crescita. Lo scorso fine settembre è stato approvato il progetto definitivo da circa 4,7 miliardi per l’avvio dei lavori per la costruzione del passante di Genova.
I maggiori volumi di traffico delle concessionarie estere incideranno positivamente sui risultati del gruppo, anche se il loro contributo è comunque soggetto alla fluttuazione dei tassi di cambio.
Per quanto riguarda le attività aeroportuali italiane il management prevede che i ricavi aviation risentiranno del nuovo periodo tariffario di 5 anni e della rimodulazione dell’offerta di alcuni vettori aerei, fra cui Alitalia, la cui incidenza sui ricavi aviation si è peraltro già ridotta a circa il 30% del totale. D’altra parte, i ricavi commerciali potranno beneficiare dell’apertura della nuova galleria commerciale nell’area extra Schengen a Fiumicino.
Si segnala infine che i risultati dell’esercizio in corso includeranno gli oneri correnti sostenuti da Atlantia per la cessione della partecipazione dell’11,94% di Autostrade per l’Italia e quelli relativi all’offerta pubblica di acquisto e/o scambio (Opas) volontaria sulla totalità delle azioni di Abertis.
Dopo il via libera della CNMV, la Consob spagnola, all’Opas su Abertis, il 10 ottobre 2017 è stato aperto il periodo di accettazione delle offerte che si è interrotto per l’arrivo della contro Opa di Hochtief, controllata tedesca del gruppo spagnolo di costruzioni Acs, il 18 ottobre scorso. Nel caso in cui la CNMV autorizzi la controfferta, Atlantia potrebbe anche decidere di rilanciare.