Il Ftse Mib ha chiuso la scora ottava in ribasso del 2% w/w a 22.560 punti, ritracciando parzialmente dopo i rialzi delle settimane precedenti complici le prese di profitto che hanno colpito molte big di Piazza Affari dopo le trimestrali.
Una leggera correzione che ha coinvolto l’azionario a livello globale a partire da Wall Street, su cui hanno pesato i timori per possibili ritardi nell’implementazione della tanto attesa riforma fiscale.
Decisi realizzi sull’automotive, reduce da due ottave in buon rialzo, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -6,4% w/w rispetto al -4,1% w/w del corrispettivo indice europeo.
Tra le big del comparto, le prese di profitto hanno colpito in particolare Ferrari (-7,4% w/w) ed Fca (-5,5% w/w), in calo dai massimi storici toccati nelle settimane precedenti. Realizzi più contenuti su Cnh (-2,2% w/w) dopo il rally innescato dalla diffusione della buona trimestrale lo scorso 31 ottobre.
In ribasso Brembo (-8,5% w/w) che ha pubblicato una trimestrale in linea alle attese, mentre Pirelli (-1,9% w/w) che ha diffuso lo scorso 6 novembre risultati positivi. Diversi analisti, inoltre, hanno avviato la copertura sul titolo.
Vendite diffuse, infine, sul segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, con Carraro (-8,9% w/w) che risulta la più colpita, mentre ha terminato la settimana in controtendenza Immsi (+1,8% w/w).