Il Ftse Mib ha chiuso la scora ottava in calo del 2% w/w a 22.560 punti, ritracciando parzialmente dopo i rialzi delle settimane precedenti complici le prese di profitto che hanno colpito molte big di Piazza Affari dopo le trimestrali.
Una leggera correzione che ha coinvolto l’azionario a livello globale a partire da Wall Street, su cui hanno pesato i timori per possibili ritardi nell’implementazione della tanto attesa riforma fiscale.
Flessione anche per il Ftse Italia Moda Servizi per la Casa e per la Persona, che ha segnato un -3,4% w/w rispetto al -2,6% w/w del corrispettivo indice europeo.
Nel settore dei beni per la casa, ha chiuso l’ottava in ribasso De’Longhi (-0,7%), resistendo comunque meglio degli altri titoli del comparto grazie a una trimestrale positiva. In calo anche Fila (-3% w/w) e Technogym (-2,9% w/w), quest’ultima vittima dei realizzi dopo la forte crescita che aveva portato il titolo sui massimi storici nella settimana precedente.
Tra le piccole capitalizzazioni, invece, spiccano le perdite a doppia cifra di Elica (-12,6% w/w) ed Emak (-10,5% w/w), tra i titoli che avevano corso di più negli scorsi mesi. Emak, inoltre, è stata penalizzata venerdì dalla pubblicazione lo scorso venerdì di risultati trimestrali poco brillanti. Prevale la lettera, infine, su Bialetti (-2,3% w/w), a cui non basta l’accordo siglato con Alibaba per terminare l’ottava complessivamente in rialzo.