Il Cda ha approvato i risultati al 30 settembre 2017, che recepiscono gli effetti della variazione di perimetro di consolidamento a seguito dell’aggregazione tra la Centrale del Latte di Torino e la Centrale del Latte di Firenze.
Nel terzo trimestre 2017 il gruppo riporta un fatturato pari a 45,5 milioni, in progresso del 97,6%; a parità di perimetro l’incremento si riduce al 14 per cento.
La dinamica positiva delle vendite si riflette sui margini operativi, con l’Ebitda che aumenta da 403 mila euro a 2,5 milioni e l’Ebit che passa da un deficit di 473 mila euro a un valore positivo di 869 mila euro, nonostante ammortamenti quasi raddoppiati a 1,6 milioni.
Il risultato netto registra un utile di 679 mila euro, rispetto ai 12,9 milioni del terzo trimestre 2016 che beneficiava della contabilizzazione di proventi per 13,4 milioni derivanti da suddetta fusione.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 62,8 milioni in calo di 1,5 milioni rispetto all’ammontare di fine giugno 2017.
Grazie alle ulteriori iniziative commerciali a presidio del posizionamento premium dei marchi del gruppo sul mercato, il continuo controllo dei costi e il miglioramento in
corso dell’economia italiana con la ripresa dei consumi alimentari, il management si attende un proseguimento nel quarto trimestre del trend registrato nel corso del terzo trimestre 2017.