Impiantistica – Ottava da dimenticare per Astaldi e Leonardo

Settimana da dimenticare per il settore Ingegneria e Impiantistica che archivia con un ribasso totale di quasi il 13%, a fronte di un listino maggiore che si ferma al -2% e dell’Eurostoxx Prodotti e servizi Industriale che chiude anch’esso con un pesante -3,4%.

Il crollo del comparto domestico ha comunque due imputati principali: Astaldi che quasi dimezza il proprio valore (-44,5%)  Leonardo che nella sola giornata di venerdì abbandona oltre un quarto del prezzo. Più nello specifico, Astaldi è stata oggetto di realizzi particolarmente pesanti a partire dal pomeriggio di mercoledì e proseguiti con violenza ancora maggiore l’indomani quando la società si è vista costretta a comunicare al mercato l’ipotesi allo studio di un corposo aumento di capitale anticipato da un quotidiano nazionale.

Il tracollo dei prezzi accompagnato da volumi di scambio anomali ha consigliato alla Consob l’apertura di un’indagine per accertare l’eventuale utilizzo di informazioni privilegiate e le conseguenti responsabilità.

Diversa l’origine del mini-crollo di Leonardo a seguito della comunicazioni di dati trimestrali che scontano le difficoltà del settore elicotteri ed obbligano l’azienda a rivedere al ribasso la guidance per fatturato e redditività dell’anno in corso.

Pesante anche Prysmian (-6,2%) nonostante l’aumento dell’utile e della marginalità sul trimestre.

Bene, invece, e in controtendenza Fincantieri. I titoli della società di cantieristica di Monfalcone erano rimasti al palo nel primo scorcio della settimana nell’attesa di conoscere i risultati trimestrali che sono arrivati nella serata di ieri e sono risultati confortanti tanto sotto il profilo del backlog di ordini cumulati che di fatturato e redditività. Da sottolineare infine la notizia della prima offerta congiunta presentata da Fincantieri e Naval per una commessa della marina canadese, considerata il primo esempio tangibile della collaborazione dell’asse Italia e Francia.