Il Ftse Mib ha chiuso la scora ottava in calo del 2% w/w a 22.560 punti, ritracciando parzialmente dopo i rialzi delle settimane precedenti complici le prese di profitto che hanno colpito molte big di Piazza Affari dopo le trimestrali.
Una leggera correzione che ha coinvolto l’azionario a livello globale a partire da Wall Street, su cui hanno pesato i timori per possibili ritardi nell’implementazione della tanto attesa riforma fiscale.
In deciso ribasso il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un -5% w/w rispetto al -3,4% w/w. Tra i titoli del comparto, debole Buzzi (-1,2% w/w) dopo aver beneficiato a inizio ottava dei conti positivi della rivale HeidelbergCement che hanno anticipato l’aggiornamento diffuso dal gruppo italiano sull’andamento di ricavi e debito al 30 settembre 2017.
Altra settimana positiva, invece, per Gima (+1,8% w/w), mentre Cementir (+0,7% w/w) è stata sostenuta dalla buona trimestrale pubblicata lo scorso 8 novembre. Lo stesso giorno, ha diffuso i conti anche Interpump (-4,3% w/w), su cui è scattato il classico ‘sell on news’ dopo che il mercato aveva già scontato i forti risultati nelle settimane precedenti.
In calo anche Biesse (-2% w/w), nonostante la buona performance della seduta di venerdì in scia alla trimestrale, mentre hanno chiuso l’ottava in netta flessione Datalogic (-9,4% w/w) ed El.En (-10,2% w/w), quest’ultima attesa alla prova dei conti domani.
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, infine, da segnalare in particolare il tonfo di Prima Industrie (-14,9% w/w).