Popolare di Sondrio ha archiviato il terzo trimestre 2017 con margine di interesse in crescita (+2,6% a/a a 118,8 milioni) e commissioni nette in aumento a 73,2 milioni (+3,8% a/a). Il margine di intermediazione, tuttavia, è sceso a 221,9 milioni (-7,2% a/a) soprattutto a causa dei minori profitti da trading (-45,9% a/a a 27,1 milioni). Molto positiva la dinamica delle rettifiche su crediti (-28,9% a/a a 35,2 milioni). Il periodo chiude con un utile netto di 55,9 milioni (-4,8% a/a).
Nel periodo luglio settembre 2017, Popolare di Sondrio ha realizzato un margine di interesse pari a 118,8 milioni (+2,6% a/a) grazie all’aumento degli impieghi alla clientela.
Positivo anche l’apporto delle commissioni nette (+3,8% a/a a 73,8 milioni) per merito soprattutto della crescita del risparmio gestito.
Il margine di intermediazione, tuttavia, ha riportato una diminuzione a 221,9 milioni (-7,2% a/a) a causa della contrazione dei profitti da trading (-45,9% a/a a 27,1 milioni).
In crescita, invece, i costi operativi (+5,9% a/a a 113,9 milioni), per effetto sia del lieve aumento dei costi del personale (+2,9% a/a a 61,2 milioni) e, soprattutto, delle maggiori spese amministrative (+9,6% a 52,6 milioni).
Tali dinamiche portano a un risultato lordo di gestione contrattosi a 108,1 milioni (-17,9% a/a).
Dopo la rilevante la discesa delle rettifiche su crediti (-28,9% a/a a 35,2 milioni) e la contabilizzazione di proventi straordinari per 9,2 milioni, l’utile ante imposte si mantiene in linea con il terzo trimestre 2016 a 82,1 milioni.
Il trimestre chiude infine con un utile netto di 55,9 milioni, a fronte dei 58,8 milioni realizzati l’anno precedente.
In termini patrimoniali, il Cet1 si fissa all’11,59% (11,09% al 31 dicembre 2016).