Ottava in ribasso per il settore salute il cui indice ha evidenziato un -5,3% sottoperformando il corrispondente europeo (-3,1%) sia il Ftse Mib (-2%).
Andamento quest’ultimo in una settimana nella quale l’attenzione degli investitori si è concentrata in particolare sui risultati corporate, mentre a Wall Street il focus è stato ancora sulla proposta di riforma fiscale di Trump.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un -4,4% mentre tra le Mid Cap si è distinta BB Biotech con un +1% relativamente alla quale si riporta che lo scorso 1 novembre la Food and Drug Administration ha assegnato lo status di farmaco orfano al prodotto di Celgene avente il nome generico Ozanimod, utile per il trattamento del morbo di Crohn nei bambini.Ricordiamo che i farmaci orfani, se vengono poi approvati dalla Fda, ottengono un’esclusiva di sette anni nella cura di una determinata malattia rara. Si segnala che al 30 settembre 2017 Celgene rappresentava il 12,2% delle partecipazioni in portafoglio di Bb Biotech.
Invariata Sol che ha comunicato i dati sulle vendite nei primi nove mesi del 2017. Nel dettaglio nel periodo ha contabilizzato un fatturato pari a 559,9 milioni, in progresso del 7,2% rispetto ai 522,2 milioni del corrispondente periodo del 2016.
Male Diasorin (-8,4%) in scia alla comunicazione dei dati di bilancio. Nel dettaglio nel terzo trimestre 2017 il gruppo ha realizzato ricavi pari a 149,4 milioni, in progresso dell’1,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. L’Ebitda e l’Ebit sono rimasti sostanzialmente invariati rispettivamente a 56 milioni e 43,7 milioni. L’utile netto ha segnato un incremento del 2,1% a 29,3 milioni. La liquidità netta si è attestata a 113,3 milioni, in aumento di 24,1 milioni rispetto a fine giugno 2017.
Infine tra le Small la migliore è stata Eukedos sostanzialmente invariata.
Si segnala che anche Molmed (-4,2%) ha comunicato i dati di bilancio. Nel dettaglio nel terzo trimestre 2017 ha consuntivato ricavi pari a 6,2 milioni, in crescita del 69,2% rispetto al pari periodo 2016. L’Ebitda e l’Ebit hanno ridotto il deficit rispettivamente dell’80,9% a 1,1 milioni e del 76% a 1,4 milioni. In calo anche la perdita netta (-73,2% a 1,6 milioni). Aumentata di 4,9 milioni la liquidità netta attestandosi a 17,4 milioni rispetto a fine giugno 2017.