Nei primi nove mesi del 2017 il Gruppo 24 Ore ha realizzato ricavi consolidati pari a 168,3 milioni, in calo del 12,8% sul pari periodo del 2016. Si segnala che le risultanze del 2016 sono state riesposte includendo l’area Formazione nella voce “Risultato attività destinate alla vendita” in quanto tale area è oggetto di cessione.
Si ricorda che lo scorso mese di agosto è stato sottoscritto con Palamon Capital Partners LP un contratto per la cessione alla stessa di una partecipazione inizialmente pari al 49% di Business School24, società di nuova costituzione nella quale il 1° settembre 2017 è stato conferito il ramo aziendale della formazione. Il prezzo per il 49% si basa su un Enterprise Value di 80 milioni per l’intera attività.
La dinamica del giro d’affari sconta soprattutto la diminuzione dell’11,8% dei ricavi editoriali a 10,8 milioni, il calo dei ricavi pubblicitari del 10,4% a 8,4 milioni di euro.
La diffusione cartacea media per il periodo gennaio – settembre 2017 è pari a circa 93 mila copie (-24,1% vs 2016), mentre quella digitale è pari a circa 86mila copie (+0,5% vs 2016). La diffusione cartacea sommata a quella digitale è complessivamente pari a 179mila copie medie (-14% vs 2016).
Complessivamente, le copie carta + digitale medie vendute nel periodo gennaio- settembre 2017 si sono attestate a 231mila unità (-13,8% vs 2016).
A livello di Ebitda adjusted il deficit si è ridotto di oltre il 40% a 11,5 milioni, grazie alla riduzione dei costi operativi, performance che a livello di Ebit adjusted si riduce a -38 per cento.
Il conto economico si chiude con una perdita netta di 51,2 milioni, diminuita di circa il 17% rispetto alla gestione di confronto.
Dal lato patrimoniale rispetto al dato di fine anno 2016 l’indebitamento finanziario netto aumenta di circa 15 milioni a 65,9 milioni, in relazione ai flussi di cassa negativi della gestione operativa.
Il patrimonio netto risulta negativo per oltre 63 milioni.
Si segnala che l’aumento di capitale e l’operazione Formazione, in via di perfezionamento, costituiscono misure essenziali per l’integrale copertura delle perdite della società, il ripristino del patrimonio netto a valore positivo e il rafforzamento patrimoniale.
Il loro esito positivo, congiuntamente al verificarsi delle assunzioni previste dal Nuovo Piano nei tempi e nelle misure attese, rappresentano condizione necessaria a consentire la prosecuzione dell’attività ordinaria in regime di continuità aziendale.
Gli amministratori sono confidenti che quanto sopra si realizzi e di poter dare seguito alle azioni previste nel piano industriale 2017- 2020.