Tim – In calo (-2,3%) dopo downgrade Goldman Sachs, pesano rischi nel mobile

Giornata all’insegna della lettera per le quotazioni del colosso nazionale delle telecomunicazioni. Intorno alle 14:45 il titolo cede il 2,3% a 0,7 euro, a fronte del -1% del Ftse Mib. Ad innescare le vendite su Tim contribuisce soprattutto il report di Goldman Sachs in cui la raccomandazione sull’azienda italiana viene abbassata a Neutral dal precedente Buy, con target price ridotto a 0,86 da 1,01.

Alla base della valutazione gli analisti individuano alcuni fattori di incertezza di medio termine nel settore mobile, nonostante la grande opportunità di crescita nel fisso.

Innanzitutto pesa il cambio del management. Nella prima parte del 2018 quest’ultimo dovrebbe presentare un aggiornamento del piano strategico con un maggior focus sul digital. Il timore degli analisti è che gli investimenti nella digitalizzazione possano parzialmente compensare i tagli dei costi a breve termine.

Un altro fattore di incertezza è rappresentato dall’ingresso sul mercato mobile di Iliad, a fronte del quale Telecom Italia, a causa della propria base clienti meno digitalizzata, viene considerata più vulnerabile rispetto, per esempio, a Vodafone.

Viceversa, Goldman Sachs è più ottimista per quanto riguarda le opportunità di crescita nel fisso, nonostante il ritmo sostenuto con cui procede la posa della rete in fibra ottica da parte della concorrente OpEn Fiber.

La valutazione sul titolo, infine, è ora interamente basata su un’analisi ROIC-based, mentre in precedenza teneva conto per il 15% del fattore M&A, per potenziali operazioni di consolidamento a livello europeo.