Nel periodo luglio-settembre dell’esercizio in corso, i ricavi del gruppo guidato da Luca Valerio Camerano sono stati pari a 1,34 miliardi di euro, in progresso del 15,9% su base annua. Al netto del contributo di Linea Group Holding (circa il 20% della variazione), l’aumento del fatturato è prevalentemente riconducibile ai maggiori ricavi di vendita di energia elettrica e gas sui mercati all’ingrosso e alle maggiori vendite di energia elettrica su Ipex a seguito dei maggiori volumi intermediati e dei prezzi crescenti registrati nei tre mesi estivi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016.
Nel 3° trimestre del 2017, l’Ebitda di A2A si è attestato a 239 milioni, in flessione del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il Margine operativo lordo prima di componenti non ricorrenti (pari a 2 milioni nel 3° trimestre del 2016 e a 9 milioni nel 3° trimestre del 2017) e al netto del contributo di Epcg del 3° trimestre 2016 (pari a 13 milioni), è diminuito di 13 milioni (-5,3% su base annua). Un contributo importante alla crescita su base annua dell’Ebitda è arrivato dal consolidamento di Linea Group Holding e delle altre società minori acquisite (contributo complessivo nel 3° trimestre del 2017 di 20 milioni), ma anche dalla performance della Business Unit Commerciale, nonché dagli incrementi di redditività della Business Unit Reti e Calore (+15,2% su base annua) e di quella Ambiente (+5,5% su base annua).
Nel periodo in esame, l’Ebit del gruppo controllato congiuntamente dal Comune di Milano e da quello di Brescia è stato pari a 126 milioni, in flessione del 12,5% su base annua. Gli ammortamenti del 3° trimestre del 2017 sono stati in linea rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente: i maggiori ammortamenti derivanti dal consolidamento del gruppo Linea Group Holding sono stati compensati dai minori ammortamenti conseguenti alle svalutazioni degli impianti di Monfalcone, Gissi e Piacenza effettuate lo scorso 31 dicembre. Nel periodo in esame gli accantonamenti a fondi rischi, invece, hanno registrato un incremento di circa 9 milioni rispetto al 3° trimestre del 2016.
L’utile netto del 3° trimestre del 2017 di A2A è stato pari a 69 milioni, in linea con il risultato netto dello stesso periodo del 2016 in quanto la sopracitata flessione del risultato operativo netto è stata compensata dalla forte riduzione degli oneri finanziari netti (-21,2% su base annua), dalla diminuzione delle imposte conseguenti al taglio del tax rate, (33,7% dal precedente 35,1%) e dal contributo positivo delle interessenze di terzi rispetto a un contributo negativo di 4 milioni del 3° trimestre del 2016. Depurato da tutti gli elementi non ricorrenti, l’utile netto ordinario di A2A nei tre mesi della scorsa estate è stato pari a 139 milioni, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2016.
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 della principale ex-municipalizzata lombarda quotata è stato pari a 3,25 miliardi, in aumento del 6,7% rispetto allo scorso 30 giugno. La generazione di cassa netta nei tre mesi in esame è stata positiva per 35 milioni ed è stata assorbita per circa 100 milioni dagli investimenti netti, in flessione del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2016 a causa dei minori Capex nelle attività estere (EPCG) e nella Business Unit Ambiente (-40% su base annua).