Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo attivo nel settore del trattamento e smaltimento rifiuti industriali e delle bonifiche ambientali, ha consuntivato un giro d’affari in calo del 24,6% a 43,1 milioni, per la contrazione sia delle attività di intermediazione del business smaltimento, trasporto e stoccaggio rifiuti (-8,7% a 29,8 milioni), che di quella del business bonifiche ambientali, i cui ricavi sono diminuiti del 53,8% a 10,6 milioni.
Si segnala il positivo andamento del business costruzioni ed engineering, con ricavi a circa 1,9 milioni grazie all’avvio dei lavori di approntamento impiantistico di un nuovo invaso di discarica.
La dinamica negativa del giro d’affari complessivo si riflette sui margini operativi, con l’Ebitda in calo del 58,6% 1,2 milioni e l’Ebit che passa da un valore positivo di 989 mila euro a un deficit di 2,2 milioni, spesati ammortamenti e svalutazioni aumentati del 70,9% a 3,4 milioni.
Il periodo in esame si chiude con una perdita di 2,8 milioni, a fronte di un utile pari a 1,3 milioni registrato nei primi nove mesi del 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si fissa a 1,1 milioni, che si confronta con una liquidità netta di 842 mila euro di fine 2016.
Il management segnala che nonostante un contesto economico generale ancora caratterizzato da una certa volatilità complessiva e, più nello specifico, dalla posticipazione delle risultanze derivanti dallo sviluppo di alcune commesse di bonifica chiave, il portafoglio ordini, che ha raggiunto i 61 milioni, permette di guardare ai prossimi mesi con cauto ottimismo.
