Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un calo dello 0,5% e allineato all’omologo europeo (-0,3%), trascinando al ribasso anche il Ftse Mib (-0,5%).
L’indice bancario continua a risentire dei timori generati dall’introduzione dell’addendum sui nuovi flussi di crediti deteriorati proposto dal capo dalla Bce, su cui si è espresso con favore anche il Fondo Monetario Internazionale. Tuttavia, va segnalato che anche la Commissione Europea, dopo il Parlamento Europeo, è intervenuta per porre un limita all’intervento della Vigilanza di Francoforte.
Nel listino principale riescono a resistere alle vendite Unicredit (+0,1%) che consolida la performance della settimana precedente, Banco Bpm (flat) dopo che il suo Ceo Giuseppe Castagna ha sottolineato che la banca non necessita di un aumento di capitale e che la riduzione nell’esposizione negli npl avverrà con largo anticipo rispetto agli accordi con la Bce, e Mediobanca (+0,2%), tra le meno influenzate dalla possibile entrate in vigore dell’addendum.
Bene Bper (+0,9%) ancora in scia ai progressi realizzati nel miglioramento della qualità dell’attivo, nonché dall’imminente implementazione di un piano volto a ridurre del 35% lo stock di npe entro il 2020.
Cede Ubi (-1,7%) con il mercato che non ha tenuto conto della precisazione fatta dall’Ad Victor Massiah, secondo cui l’addendum avrebbe un impatto limitato sui conti della banca.
Arretra ancora Mps (-4,5%) dopo che Barclays ha riavviato la copertura con un giudizio ‘underweight’ e target price a 3,8 euro.
Nel Mid Cap pesanta calo per Popolare Sondrio (-4,7%) con il mercato rimasto indifferente alla buona trimestrale riportata. Acquisti, invece, su Credem (+1%) dopo la crescita a doppia cifra dell’utile netto riportata nel terzo trimestre 2017.
Tra le Small Cap parziale recupero per Creval (+1,7%) dopo il tonfo della scorsa ottava penalizzato dall’annuncio di un aumento di capitale da 700 milioni, superiore alle attese del mercato (circa 500 milioni).
Giù Carige (-1,9%) il cui board si riunirà oggi per potere poi dare avvio all’aumento di capitale da 560 milioni il prossimo 20 novembre.