Il gruppo controllato congiuntamente dal Comune di Torino e da quello di Genova ha registrato nel periodo luglio-settembre dell’anno in corso un fatturato di circa 800 milioni di euro, in aumento del 19% su base annua grazie soprattutto al forte aumento dei volumi e dei prezzi delle commodity.
Nel 3° trimestre del 2017, l’Ebitda di Iren è cresciuto del 26,8% su base annua, raggiungendo quota 179,2 milioni, per il maggior contributo delle attività non regolate e di quelle regolate. Nel dettaglio, la divisione Generazione e teleriscaldamento ha portato a casa un incremento del 44,7% su base annua del margine operativo lordo, la divisione Reti un progresso del 25,3% su base annua e la divisione Ambiente del 36,2% su base annua.
L’Ebit del gruppo guidato da Massimiliano Bianco si è attestato a 82,9 milioni, quasi raddoppiato rispetto al 3° trimestre del 2016 anche grazie alla contrazione del 3,1% su base annua della voce ammortamenti e accantonamenti.
Il conto economico di Iren del 3° trimestre del 2017 si è chiuso con un utile netto di 34,4 milioni rispetto a un risultato netto positivo di 4,7 milioni registrato nello stesso periodo del 2016 anche grazie al taglio degli oneri finanziari netti (-23,7% su base annua) e alla riduzione del tax rate (31,5% rispetto al precedente 46,4% per effetto del taglio dell’Ires al 24% dal precedente 27,5 per cento).
Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 è stato pari a 2,38 miliardi di euro, in flessione dell’1% rispetto allo scorso 30 giugno, con gli investimenti tecnici lordi che nel 3° trimestre del 2017 sono stati pari a 97,2 milioni, con un balzo del 65,2% rispetto allo stesso periodo del 2016.