Nel periodo gennaio-settembre, il gruppo ha registrato una crescita dei ricavi e della marginalità grazie al favorevole contesto di mercato. Un periodo in cui sono state avviate le prime attività mirate ad una maggiore focalizzazione sulle attività core e ad una riorganizzazione delle attività produttive, in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2018-2022.
Landi Renzo ha chiuso i primi nove mesi del 2017 con ricavi in crescita del 13,5% a 149,5 milioni, grazie soprattutto al buon andamento nel settore Automotive (+16,3% a 123 milioni), in particolare sul canale OEM (+39%) e su quello After Maarket (+4,7%).
Il fatturato del segmento Gas Distribution e Compressed Natural Gas ha segnato un progresso del 16,3% a 17 milioni, mentre il settore Sound è rimasto sostanzialmente stabile a 9,35 milioni.
A livello di aree geografiche, l’Italia ha evidenziato un +7,4% a circa 29,4 milioni, mentre il resto d’Europa ha segnato un +19,7% con un peso sul totale del 48 per cento. Sostanzialmente stabile l’America a 22,4 milioni, con il buon andamento in Perù, Colombia, Messico e Stati Uniti che ha controbilanciato il rallentamento in Argentina, Brasile, Cile e Repubblica Dominicana.
L’Ebitda adjusted è passato da 2,6 milioni a 9,8 milioni, con una marginalità al 6,6% (+460 basis points), grazie all’aumento dei volumi e alle azioni volte alla riduzione dei cosi. L’Ebit adjusted, invece, è ancora negativo per 1,7 milioni, ma in deciso miglioramento rispetto ai -9,5 milioni del pari periodo 2016.
La bottom line evidenzia una diminuzione della perdita netta, passata da 17,5 milioni a 11,1 milioni, nonostante i maggiori oneri finanziari netti e poste non ricorrenti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, si è ridotto di circa 10,7 milioni a 65 milioni.