Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo registra ricavi pari a 1.230,2 milioni, in progresso del 4,8% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Dalla ripartizione per segmento di attività si rileva che il maggior contributo deriva dallo Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene), che realizza ricavi pari a 831,5 milioni (+6,4%), beneficiando anche del contributo per 16,2 milioni di DE.AL. e di Speca. A seguire, il National Account (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva), con un fatturato sostanzialmente invariato a 210,7 milioni mentre le vendite ai clienti della categoria dei Wholesale si attestano a 198 milioni (+2,5%).
L’Ebitda sale del 2,4% a 94,8 milioni, mentre l’Ebit aumenta dell’1,1% a 80,2 milioni, in presenza di ammortamenti e accantonamenti/svalutazioni cresciuti rispettivamente del 16,1% a 4,9 milioni e 6,8% a 9,7 milioni.
L’utile ante imposte segna una crescita del 2,5% a 76,1 milioni, beneficiando della diminuzione degli oneri finanziari netti passati da 4,6 milioni a 4,1 milioni. Si segnala che i primi nove mesi del 2016 avevano scontato la presenza di oneri non ricorrenti per 0,5 milioni, assenti invece nel pari periodo del 2017.
Tutto ciò si riflette a livello di utile netto, che sale del 7,9% a 53,9 milioni, grazie anche alla minore incidenza delle imposte, con un tax rate passato dal 32,7% al 29,1%.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 168,6 milioni, in calo di 8,9 milioni rispetto a fine 2016.
Il management segnala che il positivo andamento delle vendite di ottobre colloca i ricavi dei primi dieci mesi in linea con gli obiettivi di crescita per l’anno.
