A metà mattinata l’indice Ftse Mib quota sulla parità, andamento peraltro comune agli altri listini principali europei (Dax +0,1%, Cac 40 -0,1%) e in scia a quanto visto per le chiusure degli indici Usa.
Il dato preliminare sulla crescita del Pil tedesco (+0,8% rispetto allo 0,6% atteso) ha maggiore effetto sul cambio dell’euro che si rafforza contro tutte le valute di riferimento e sfonda, in particolare, quota 1,17 contro dollaro (1,1725). Sopra le attese il dato sull’Economic Sentiment rilevato dall’istituto Zew in Europa, in ribasso rispetto alle aspettative, viceversa, in Germania. Nessuna sorpresa, infine, sul fronte dei dati finali sull’inflazione italiana, ferma stabilmente all’1 per cento.
C’è attesa per eventuali sortite dei principali banchieri centrali riuniti oggi a Francoforte, in occasione della prima conferenza sulla comunicazione delle banche centrali dove è in corso un dibattito tra i massimi banchieri Draghi, Yellen, Carney e Kuroda.
A Piazza Affari brillano A2A, in progresso di oltre il 4%, che si riporta sopra il prezzo di 1,5 euro e CAMPARI (+2,6%) dopo l’inserimento nell’indice MSCI Global. Bene, nel complesso, tutto il settore delle utilities.
Tra i ribassi, si segnala il forte regresso di SAIPEM (-6%) che sconta, viceversa, l’uscita dall’indice MSCI Global e la rinnovata pressione sul titolo Leonardo (-3%) dopo la revisione del target price da parte di Kepler. Prosegue la debolezza di TELECOM (oltre -2,5% e realizzi a macchia di leopardo sul settore bancario che vedono sotto tiro, in particolare, il titolo di BANCA CARIGE (attorno al -6%) e del CREDITO VALTELLINESE (-4% circa).
Si sottolinea, in ultimo, LA sospensione del titolo TREVI dopo un ribasso superiore al 20% a seguito della comunicazione del rinvio del cda per l’approvazione dei dati trimestrali a causa del complicarsi della situazione reddituale e finanziaria.