Approvato ieri dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017. Il gruppo Pininfarina ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio in corso con ricavi in crescita del 18,4% a 55,2 milioni e un valore della produzione aumentato del 20,2% a 62,1 milioni, grazie soprattutto al settore delle attività di ingegneria in Italia.
Nel dettaglio, il settore Operations ha registrato un valore della produzione pari a 8 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo 2016, con un risultato operativo negativo per 3,4 milioni rispetto alla perdita di 3,6 milioni al 30 settembre 2016.
Nel settore Servizi, invece, il valore della produzione è salito del 24% a 54,1 milioni, essenzialmente in relazione alle attività di ingegneria svolte in Italia, con un risultato operativo pari a 5,7 milioni rispetto agli 0,8 milioni del periodo di confronto.
A livello operativo, l’Ebitda si è attestato a 4,6 milioni e l’Ebit a 2,3 milioni, rispetto al deficit del 2016 rispettivamente pari a -0,2 milioni e -2,8 milioni.
La bottom line evidenzia un utile netto di 0,5 milioni, che si confronta con i 21,1 milioni dell’analogo periodo dello scorso esercizio. Da sottolineare, però, che il risultato al 30 settembre 2016 aveva beneficiato di un provento straordinario di 26,5 milioni per la cancellazione di passività finanziarie derivante dall’entrata in vigore, il 30 maggio 2016, dell’attuale accordo di riscadenziamento del debito.
Da lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 14,1 milioni, rispetto a un indebitamento per 17,7 milioni al 31 dicembre 2016. Il cambio di segno è dovuto sostanzialmente alla liquidità introitata dall’aumento di capitale perfezionato lo scorso mese di luglio.
