A soli tre giorni dalla chiusura dell’Offerta pubblica d’acquisto (Opa) volontaria lanciata da Fri-El sulle azioni del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al prezzo unitario di 3 euro, sono stati raccolti complessivamente 1,6 milioni di titoli, che corrispondono al 3,67% dell’intero capitale e a quasi il 5,2% delle azioni oggetto dell’offerta.
Nel pomeriggio di ieri un articolo dell’agenzia “Il Sole 24 Ore Radicor Plus” ha riportato un’indiscrezione secondo cui il secondo e il terzo azionista di Alerion Clean Power, cioè Eolo Energia controllata da Edison che detiene il 22,9% del capitale ed F2i Renewables che controlla il 15,7% del capitale), stanno valutando se consegnare o meno i propri titoli, monetizzando così il proprio investimento e contabilizzando nel bilancio del 2017 plusvalenze non trascurabili. Nel caso in cui questi due soci decidessero di aderire all’operazione in corso, Fri-El potrebbe aumentare la sua quota nel capitale di Alerion Clean Power fin sopra il 50 per cento.
Ricordiamo che il gruppo guidato da Josef Gostner è il primo socio di Alerion Clean Power con il del 29,36% del capitale a seguito dell’Opa parziale lanciata alla fine del 2016 sul 30% del capitale, a cui si era opposta l’Opa totalitaria di Eolo Energia al prezzo di 2,46 euro. Lo scorso settembre poi la Consob aveva obbligato Fri-El a lanciare un’Opa totalitaria a seguito dell’accertamento di un patto occulto con l’azionista Stafil per la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione di Alerion nell’assemblea dei soci di inizio anno.