Cattolica, nel periodo gennaio-settembre 2017, ha contabilizzato premi lordi complessivi consolidato per 3,7 miliardi (+5,1% a/a).
Nel dettaglio, la raccolta premi riferita al ramo vita si è attestata a 2,3 miliardi (+7,8% a/a), grazie sia alla crescita delle polizze vita tradizionali (+4,1% a/a), ma soprattutto delle unit-linked (+31,4% a/a). Positivo anche l’apporto del ramo danni (+0,9% a/a a 1,4 miliardi), supportato sia dal ramo auto (+0,6% a/a) sia dai rami non auto (+1,2% a/a). Il Combined ratio si è fissato al 94,9 per cento.
I costi operativi sono cresciuti proporzionalmente al giro d’affari (+5,8% a/a a 3,8 miliardi), mentre la gestione finanziaria è stata positiva per 357 milioni (in linea con l’anno precedente).
Il periodo si chiude con un utile netto di 30 milioni (-46,4% rispetto ai primi nove mesi del 2016), dopo avere spesato svalutazioni di natura non ricorrente per 67 milioni.
Il patrimonio netto a fine settembre è pari a 2,1 miliardi (allineato al valore di fine 2016). Sul fronte della solvibilità, il Solvency II ratio è pari al 185 per cento.
Si segnala che il nuovo piano industriale riferito al triennio 2018/20 sarà presentato alla comunità finanziaria il 29 gennaio 2018.
Inoltre, il cda della compagnia veronese ha deliberato l’emissione di un bond Tier2 fino a un massimo di 500 milioni, riservato a investitori qualificati. L’operazione servirà a finanziare parte dell’esborso relativo al recente accordo di bancassurance stipulato con Banco Bpm.