In calo l’Ebitda che si riduce a 2,7 milioni dai 14,6 dell’anno precedente scontando costi extra e una forte variazione del calendario degli avvenimenti fieristici. L’Ebit diviene negativo per un importo pari a 4,5 milioni da +5,1 milioni registrato nel pari periodo del 2016, incrementando così la perdita per l’anno corrente fino a 5,3 milioni rispetto all’utile ante imposte registrato nei primi 9 mesi dell’anno precedente.
Nei primi 9 mesi del 2017 Fiera Milano ha realizzato ricavi consolidati pari a 186,9 milioni, aumentati del 4,5% rispetto al pari periodo del 2016. Il gruppo ha infatti beneficiato della avvenuta conferenza internazionale ERS, la più importante a livello mondiale sui disturbi respiratori che è stata ospitata al MiCo di Milano nella prima metà di settembre.
L’Ebitda scende a 2,7 milioni dai 14,6 del pari periodo dell’anno precedente, scontando la posticipazione di un importante evento fieristico, la sospensione dell’attività nel periodo estivo luglio–agosto nonché una differente ripartizione degli eventi fieristici e costi straordinari per 3,3 milioni imputabili alla revisione dei processi aziendali.
Gli ammortamenti si sono ridotti di circa il 17,6%rispetto ai primi 9 mesi del 2016, compensando almeno in parte il brusco calo registrato dall’Ebitda.
In conseguenza di ciò, l’Ebit nei primi 9 mesi dell’anno corrente diviene negativo, passando da +5,1 milioni a -4,5 milioni.
La gestione finanziaria registra un raddoppio degli oneri finanziari netti, che passano così da 0,4 milioni a 0,8 milioni nel corrente anno.
Il conto economico si chiude con una perdita complessiva ante imposte di 5,3 milioni, contro l’utile di 4,7 milioni contabilizzato nei primi 9 mesi del 2016.
Il gruppo comunica di attendersi, salvo imprevisti, un Ebitda per il quarto trimestre del 2017 in miglioramento rispetto al 4Q dell’anno precedente, grazie al miglioramento del calendario degli eventi previsti per il prossimo trimestre.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito di 16 milioni rispetto a quello registrato a fine dicembre del 2016, attestandosi a 22,3 milioni.