Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo riporta un fatturato pari a 112,1 milioni, in progresso dell’1,6% a/a.
Una dinamica positiva che si amplifica a livello di margini operativi con l’Ebitda che sale del 5,6% a 10,5 milioni e l’Ebit che cresce del 17,1% a 3,5 milioni, in presenza di ammortamenti sostanzialmente invariati a 7 milioni.
Peggiora la gestione finanziaria, con un saldo che passa da un valore positivo di 0,4 milioni ad un importo negativo di 0,2 milioni, scontando in particolare una diminuzione degli utili su cambi e strumenti derivati passati da 963 mila euro a 165 mila euro.
Il periodo in esame si chiude con un utile netto di 1,5 milioni, in progresso del 63,7%, anche grazie ad una riduzione del tax rate dal 74,2% al 57,3 per cento.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 52,1 milioni, in flessione di 0,6 milioni rispetto a fine 2016.
Il management sottolinea che l’andamento nel quarto trimestre dipenderà principalmente dalla conclusione di nuovi Licensing & altri Accordi di Business entro il 31 dicembre, nonché dall’impatto delle avverse condizioni climatiche in particolare nell’Europa meridionale sulle vendite della campagna invernale.
Confermato l’obiettivo di fatturato consolidato pari a circa 200 milioni da raggiungere entro il 2020, grazie all’applicazione di linee strategiche quali scoperta e sviluppo di nuove molecole e la crescita nel business delle biosolutions.