Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dello 0,9% e allineato all’analogo europeo (-0,2%), penalizzato anche dalla performance negativa del comparto bancario (-1,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,6%).
Il rosso del comparto bancario si ripercuote anche sui titoli del risparmio gestito con la sola eccezione di Banca Mediolanum (+0,9%), sostenuta dalla conferma del giudizio ‘add’ di Banca Imi con target price a 8,2 euro.
Bene anche Poste Italiane (+0,6%) dopo che il suo Ceo Matteo De Fante ha ribadito che il nuovo piano industriale sarà pronto a inizio 2018, con il comparto assicurativo danni destinato a giocare un ruolo di primo piano, oltre a confermare la leadership nel segmento vita.
Nel Mid Cap indietreggia ancora Banca Intermobiliare (-3,3%) ancora penalizzata dai risultati riportati nei nove mesi e dopo che il riassicuratore Barents ha deposito un ricorso al Tar per bloccare la cessione del pacchetto di maggioranza al fondo inglese Attestor.
Tornano gli acquisti su Banca Ifis (+3,4%) dopo le ultime sedute incolori, supportata anche dalle ultime operazioni sugli npl realizzate e dal mantenimento della raccomandazione ‘add’ di Banca Imi con target price di 43,2 euro.
In spolvero doBank (+4,2%) dopo che Banca Akros ha confermato la raccomandazione ‘accumulate’ con target price di 13,5 euro, anche per merito dei buoni conti evidenziati al 30 settembre.
Tra le Small Cap frazionale ribasso per MutuiOnline (-0,7%), con gli investitori rimasti indifferenti alla crescita a doppia cifra di ricavi e margini riportati nei primi nove mesi del 2017.