Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che ad ottobre le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una crescita del 7,3% su base annua.
Un dato positivo che conferma la forte ripresa del traffico iniziata ad aprile e proseguita anche nei mesi estivi, dopo un debole inizio anno. Nei primi dieci mesi del 2017 i volumi di traffico sono aumentati del 3,8% rispetto al pari periodo dello scorso anno. La guidance sul traffico fornita da Enav per la fine dell’anno è del +2 per cento.
Un dato positivo quello di ottobre, nonostante la restrizione dello spazio aereo libico, che impatta negativamente sui collegamenti tra Europa e Africa e quindi sulla perdita delle tratte che prima attraversavano lo spazio aereo italiano. A ciò si aggiunge la situazione di riassetto di Alitalia.
Il traffico di rotta rappresenta circa il 75% del fatturato di Enav ed è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo, e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.
Si segnala che per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico, che consentono di mantenere il sistema regolato grazie a uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, riducendo al minimo l’esposizione al rischio traffico.
Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.