Seduta di metà settimana all’insegna della lettera per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,7%) con ben 16 titoli su 18 che hanno concluso le contrattazioni sui livelli inferiori a quelli della chiusura di martedì pomeriggio. La performance giornaliera di ieri del paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili è stata leggermente inferiore a del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,6%), ma anche a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,5%).
A pesare sull’andamento di ieri del Ftse Italia Servizi Pubblici le vendite sul mercato dei governativi europei, con i rendimenti sui titoli di Stato di Paesi come Italia, Spagna e Portogallo, che sono aumentati su tutte le scadenze.
Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha registrato il miglior risultato borsistico della seduta di ieri è stato Enel (-0,2%) che in mattinata ha annunciato un ulteriore importante passaggio nella riorganizzazione societaria in Cile. Enel Cile ed Enel Generaciòn Cile hanno convocato per il prossimo 20 dicembre le rispettive Assemblee straordinarie dei soci per illustrare la complessiva riorganizzazione delle partecipazioni societarie del colosso elettrico italiano nel Paese dell’America del Sud e per adottare le deliberazioni funzionali alla relativa realizzazione.
Nell’ambito delle Mid Cap, denaro su Iren (+0,8%), mentre Ascopiave (-2,5%) è stata colpita dalla lettera, scivolando di nuovo sotto la soglia di 3,60 euro.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, sono proseguite le vendite sue TerniEnergia (-4,2%), ma anche su ErgyCapital (-3,9%) e Acsm-Agam (-3,0%). Pesante anche Falck Renewables (-4,1%).