Ieri chiusura lievemente positiva per Piazza Affari, con il listino principale in rialzo dello 0,2% a 22.206 punti dopo nove sedute consecutive in rosso. Guadagni più consistenti per il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), mentre il Ftse 100 di Londra ha terminato anch’esso a +0,2 per cento.
Segno positivo anche per il Ftse Aim Italia, salito dello 0,3%, sottoperformando il London Ftse Aim 100 (+1,4%) e il Ftse Aim All Share (+0,8%). In calo il volume dei titoli scambiati per seduta, che si è attestato a 3.232.172 azioni trattate.
In ripresa Safe Bag, che dopo la debolezza delle ultime sedute ha segnato un rialzo del 2,1% con 59.500 azioni trattate. Si ricorda che martedì scorso Rudolph Gentile, presidente di Safe Bag, ha convertito 81.000 warrant Safe Bag in azioni, nel rapporto 1:1, a 2,25 euro ciascuno, con un investimento complessivo di 182.250 euro. Operazione che segue le recenti conversioni dello scorso mese di ottobre per oltre 1 milioni, investimenti che avallano la fiducia della proprietà sulle prospettive positive della società alla luce degli ultimi sviluppi del business che corre più rapidamente del piano industriale 2017-2020 presentato lo scorso mese di giugno. Un’accelerazione che comporterà nella prima parte del 2018 una revisione dello stesso.
Seduta in calo per Masi Agricola, che ha ceduto il 2,1% con 7.000 titoli trattati nel giorno in cui ha reso noti i risultati dei primi nove mesi dell’anno in corso, che evidenziano ricavi netti pari a 44,7 milioni (44,5 milioni nei 9 mesi 2016, +1%) e un Ebitda di 8,4 milioni (10,7 milioni).
Acquisti anche su Italian Wine Brands, in rialzo dello 0,9% con 2.850 azioni tradate. Il Cda ha approvato le linee guida del piano triennale di incentivazione e fidelizzazione (Stock Grant) riservato a coloro che rivestono la carica di amministratore delegato della società o delle controllate, nonché ad altri selezionati dirigenti, che prevede l’attribuzione ai beneficiari dei diritti a ricevere, a titolo gratuito, azioni ordinarie IWB, subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi di performance annuali e triennali.
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