Iren – Sanzione amministrativa da Consob per operazione su parte correlate

Nella serata di ieri, la multi-utility guidata da Massimiliano Bianco ha comunicato che, a seguito di un esposto presentato più di un anno fa da alcuni piccoli azionisti in merito ai rapporti tra il Iren e il Comune di Torino risalenti al periodo 2012-2014, nel pomeriggio del 15 novembre 2017 è stata notificata dalla Consob una delibera con la quale è stata irrogata sanzione amministrativa per complessivi 60mila euro in relazione alla mancata pubblicazione di documenti informativi, ad avviso di Consob asseritamente dovuta in relazione ad operazioni con parte correlata, cioè il Comune di Torino.

L’organismo di vigilanza ha ritenuto che le modificazioni all’Accordo Quadro tra Iren e il Comune di Torino nel 2012, poste in essere con gli Addenda 2013, 2014 e 2015, configurassero operazioni di maggiore rilevanza e richiedessero quindi la pubblicazione di un documento informativo e ha ritenuto che il contratto concluso nel 2015 tra Amiat ed il Comune di Torino configurasse un’operazione con parti correlate.

L’ex-municipalizzata quotata, anche conformemente alla disamina svolta da parte del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha invece valutato al tempo delle operazioni, e conseguentemente illustrato nel procedimento amministrativo, che gli Addenda configurassero mere variazioni di parti di un Accordo la cui struttura giuridica ed economica sostanziale non veniva modificata, che dovessero qualificarsi come operazioni di minore rilevanza e che pertanto il documento informativo non fosse dovuto. Ha inoltre ritenuto che l’Accordo tra Amiat ed il Comune di Torino, al momento del raggiungimento dell’accordo stesso, non fosse soggetto al Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate.

Con Delibera Consob n. 20172 del 25 ottobre 2017 è stato altresì ingiunto ad Iren, in quanto obbligata solidale, il pagamento delle sanzioni irrogate, con la medesima Delibera, in relazione soltanto agli Addenda 2013 e 2014, ai sindaci in carica all’epoca, pari complessivamente ad Euro 95.000,00.

I vertici di Iren ritengono di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole e si riserva di tutelare le proprie ragioni nelle sedi opportune.

Nel frattempo, i titoli del gruppo guidato da Massimiliano Bianco sono deboli a piazza Affari. Alle ore 11:00 le quotazioni di Iren stanno perdendo circa l’1,2% rispetto alla chiusura di ieri, a fronte di una flessione dello 0,8% del Ftse Italia Servizi Pubblici.