Nel terzo trimestre 2017 i ricavi del gruppo Cembre, attivo nel mercato dei connettori elettrici e utensili per la loro installazione, sono stati pari a 31 milioni, con un incremento dell’11,2% rispetto ai 27,8 milioni del pari periodo 2016.
L’andamento delle vendite per area geografica mostra una crescita del mercato italiano del 12,8%, a 12,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita dal 40,5% al 41,1 per cento. I ricavi nel mercato europeo (esclusa Italia), pari a 13 milioni, fanno segnare anch’essi una crescita, che si attesta al 3,1%, con una percentuale sui ricavi scesa però dal 45,3% al 41,9 per cento. Sui mercati extraeuropei, infine, le vendite risultano in aumento del 32,6%, a 5,3 milioni, con un’incidenza passata dal 14,2% al 17 per cento.
Anche l’Ebitda adjusted del terzo trimestre ha avuto un andamento positivo, segnando una crescita del 4,9%, a 7,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi scesa però dal 25,3% al 23,9 per cento. Di conseguenza l’Ebit adjusted è passato da 5,5 a 5,8 milioni con un Ros calato di circa un punto percentuale, dal 19,9% al 18,8 per cento.
L’andamento dei tassi di cambio, in particolare della sterlina a seguito della Brexit, ha appesantito la gestione finanziaria per 0,5 milioni.
L’utile netto del terzo trimestre 2017 ha registrato un incremento dell’1,4%, da 4,2 a 4,3 milioni, rispetto al pari periodo 2016, e ha beneficiato della plusvalenza di 0,5 milioni derivante dalla vendita, nello scorso settembre, della precedente sede della controllata spagnola.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 30 settembre 2017, positiva, è migliorata di 5,8 milioni a 20,4 milioni, rispetto ai 14,6 milioni del 30 giugno 2017. La gestione operativa ha prodotto nel trimestre un flusso positivo di 9,4 milioni, a fronte dei 10,3 milioni del terzo trimestre 2016, assorbito da investimenti netti per 3,1 milioni, a fronte di 1,1 milioni.