Chiusura in frazionale rialzo per le Borse continentali, che aprono la nuova settimana in lieve recupero dopo le perdite della scorsa ottava. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni con un guadagno dello 0,4% a 22.189 punti, parzialmente frenato dagli stacchi cedola di alcune big cap, per un peso complessivo sull’indice intorno allo 0,2 per cento.
In modesto rialzo il Dax di Francoforte (+0,5%), trainato da VolksWagen (+4%) dopo il rialzo della guidance, il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano il Dow Jones avanza dello 0,4% mentre il Nasdaq e lo S&P 500 sono a +0,1 per cento.
Sul Forex l’euro arretra in area 1,175, indebolito dall’incertezza politica in Germania dopo il fallimento delle trattative per la creazione di un governo di coalizione. Il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier ha comunque richiamato i partiti al dialogo, senza far riferimento a possibili nuove elezioni.
Nessuna indicazione di rilievo dall’intervento pomeridiano di Mario Draghi al Parlamento Ue. Il presidente della Bce ha ribadito la necessità degli stimoli monetari per sostenere la ripresa dell’inflazione e ha sottolineato che il problema degli npl deve essere risolto.
Il biglietto verde risale pure nei confronti dello yen (a 112,4), approfittando anche del dato positivo di ottobre relativo al leading index, in crescita dell’1,2% su base mensile contro lo 0,8% atteso.
Tra le materie prime i futures sul petrolio arretrano di oltre un punto percentuale con Wti e Brent rispettivamente in area 56 e 61,8 dollari al barile. Le quotazioni dell’oro nero sono penalizzate in parte dall’incremento degli impianti di trivellazione nel Nord America, mentre cresce l’attesa per il meeting Opec di fine mese che dovrebbe prolungare i tagli alla produzione.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale scende in area all’1,8% e il differenziale con l’omologo tedesco si contrae a 144 punti base.
A Piazza Affari brilla MEDIASET (+4,2%), sostenuta dalle parole del Ceo di Vivendi de Puyfontaine che ha rinnovato l’intenzione del colosso transalpino di volere trovare una mediazione sulla vertenza con Mediaset prima che approdi in tribunale il 19 dicembre.
Acquisti anche su CNH (+2,9%), BUZZI (+2,8%) e BANCO BPM (+2,7%), mentre flette nuovamente LEONARDO (-1%). È stata una giornata di stacco del dividendo per MEDIOBANCA, BANCA MEDIOLANUM, TERNA, ATLANTIA, TENARIS e RECORDATI.
Fuori dal listino principale MPS balza del 15,6 per cento. Rimbalza CREVAL (+47,7%), su cui da oggi è vietata l’immissione di ordini senza limite di prezzo.