Seduta poco mossa fin qui per le Borse continentali, che intorno alle 12:20 scambiano in territorio lievemente positivo. Il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,4%, frenato in parte dallo stacco del dividendo di alcune big cap. Poco sopra la parità anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
L’atteggiamento degli investitori resta comunque prudente, anche a causa dell’incertezza politica in Germania dopo il fallimento delle trattative condotte da Angela Merkel per la creazione di un governo di coalizione. Ora le strade possibili sembrano quella di un governo di minoranza oppure nuove elezioni.
Dinamica che inizialmente ha influito soprattutto sull’euro, sceso a 1,175 dollari per poi riavvicinarsi a quota 1,18. Sostanzialmente invariato il cambio fra biglietto verde e yen, sui minimi dell’ultimo mese in area 112,1.
La sterlina scambia in lieve rialzo su euro (EUR/GBP 0,89) e dollaro (GBP/USD a 1,325) in attesa dell’incontro fra la Theresa May e i ministri. Il premier potrebbe incassare già oggi il sostegno del governo per aumentare da 20 a 40 miliardi l’offerta da presentare venerdì prossimo all’Ue per saldare il conto della Brexit.
Tra le materie prime, l’oro approfitta della recente debolezza della divisa americana per riportarsi oltre quota 1.290 dollari l’oncia, in prossimità dei massimi di circa un mese. In calo frazionale, invece, il petrolio con il Brent (-0,6%) a 62,3 dollari e il Wti (-0,4%) a 56,4 dollari penalizzato anche dall’incremento degli impianti di trivellazione nel Nord America.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale si attesta all’1,82%, separato da un differenziale con l’omologo tedesco in area 146 punti base.
A Piazza Affari lo stacco della cedola condiziona MEDIOBANCA (-3,8%), BANCA MEDIOLANUM (-2,4%), TERNA (-1,3%), ATLANTIA (-1,1%), TENARIS e RECORDATI (invariati).
In evidenza MEDIASET (+3,9%) in scia alle parole del Ceo di Vivendi de Puyfontaine che, in occasione della presentazione dei conti del terzo trimestre, ha rinnovato l’intenzione del colosso transalpino di volere trovare una mediazione sulla vertenza con Mediaset prima che approdi in tribunale il 19 dicembre.
Fuori dal listino principale acquisti su MPS (+9%), nell’ultimo giorno in cui è possibile aderire all’offerta di transazione e scambio per i piccoli risparmiatori che hanno ricevuto le azioni in seguito all’operazione di burden sharing.
Tenta il rimbalzo CREVAL (in asta di volatilità con +28% teorico), su cui da oggi è vietata l’immissione di ordini senza limite di prezzo.