Settimana da dimenticare per il settore energetico, che chiude l’ottava con un passivo di 4,8 punti percentuali contribuendo al risultato negativo della borsa milanese e allineandosi a quello dell’Euro Stoxx di settore (-4,1%). Il Ftse Mib, nonostante un risultato migliore, si muove comunque in territorio nettamente negativo (-2,1%).
Ed è proprio tra le società appartenenti a questo indice che si registrano le perdite più pesanti, con Saipem che cede il 9,4%, mentre Tenaris ed Eni lasciano sul terreno rispettivamente il 4,9% ed il 4,7%.
Tra le società appartenenti al segmento Mid-Cap troviamo l’unica nota positiva: Saras sale infatti di un modesto 0,7%, mentre Maire Tecnimont si allinea alle grandi e termina con un ribasso di 5 punti percentuali.
Anche le Small-Cap non sono esenti dalla flessione generale, con Gas Plus e D’amico che perdono rispettivamente lo 0,4% e il 2%.
Su base giornaliera, tuttavia, nella giornata di venerdì si riscontra una situazione sostanzialmente in equilibrio per i titoli di settore (Ftse Mib Petrolio e Gas Naturale -0,1%), che non vengono però spinti a sufficienza dal deciso aumento del prezzo del greggio. Intorno alle 18:30, infatti, il WTI guadagna 2,2 punti percentuali a 56,4 USD/barile, mentre il Brent si scambia a 62,6 USD/barile (+2%).