Enel – Piano strategico 2018-2020

Questa mattina il gruppo elettrico italiano ha annunciato il nuovo business plan triennale incentrato sul forte impulso alla digitalizzazione e sui clienti. I cardini del piano strategico di Enel sono i seguenti:

  • DIGITALIZZAZIONE : investimento di 5,3 miliardi (in crescita di 600 milioni al piano precedente) per digitalizzare asset, attività e processi e migliorare la connettività all’interno del gruppo, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’EBITDA di 1,9 miliardi fra il 2018 e il 2020 (in crescita di 300 milioni rispetto al piano precedente);
  • ATTENZIONE AL CLIENTE: obiettivo di 3,3 miliardi di Ebitda nel 2020, di cui 2,9 miliardi derivanti dal settore retail di elettricità e gas e 400 milioni da e-Solutions, che farà leva su 67 milioni di clienti finali e quasi 35 milioni di clienti sul mercato non regolamentato di elettricità e gas previsti nel 2020;
  • EFFICIENZA OPERATIVA: obiettivo di risparmi per 1,2 miliardi in termini reali nel 2020 rispetto al 2017, di cui 500 milioni derivanti dagli investimenti nella digitalizzazione;
  • CRESCITA INDUSTRIALE: riallocazione del capitale verso le economie mature, principalmente nei settori delle Reti e delle Rinnovabili, concentrando circa l’80% degli investimenti per la crescita in Italia, nella Penisola Iberica ed in Nord e Centro America;
  • SEMPLIFICAZIONE SOCIETARIA e GESTIONE ATTIVA DEL PORTAFOGLIO: prosegue la semplificazione degli assetti proprietari delle controllate e la razionalizzazione delle società operative in Sud America. Aumento del focus sulle acquisizioni di partecipazioni di minoranza con incremento dell’obiettivo di investimento totale a 2,8 miliardi nel periodo 2017-2020. Rimane la possibilità di riacquisto di azioni proprie per un valore fino a 2 miliardi entro novembre 2018;
  • DIVIDENDI: conferma del pay-out del 70% sull’utile netto ordinario del gruppo dall’esercizio 2018 in avanti. Cedola unitaria minima di 0,28 euro con riferimento ai risultati dell’esercizio 2018, in aumento del 33% rispetto al dividendo minimo garantito con riferimento al 2017.