Nei primi nove mesi del 2017 le società nel comparto delle infrastrutture, settore che include concessionari autostradali, gestori aeroportuali e torri trasmissive, hanno registrato nel loro complesso aggregati economici in crescita. I ricavi salgono dell’8,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e l’Ebitda segna un progresso del 7,7 per cento. In calo del 35,8% l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 rispetto a fine 2016, con un debt/equity sotto l’unità. Lo stato di salute del settore appare quindi buono nonostante il quadro macroeconomico ancora stagnante, sopratutto a livello nazionale.
Ricavi. Le realtà infrastrutturali italiane nei primi nove mesi del 2017 raggiungono un fatturato complessivo di circa 6 miliardi, in crescita dell’8,7% rispetto al pari periodo dello scorso anno.
Atlantia, con il 75% dei ricavi totali del settore, ha dato il maggior contributo con un giro d’affari salito a 4,5 miliardi e la miglior performance con uno sviluppo del 9,8% su base annua.
Traffico. Gli ottimi dati sul traffico passeggeri degli aeroporti e il volume dei veicoli transitati sulla rete autostradale in concessione hanno essenzialmente trainato la crescita dei ricavi.
Nel dettaglio, Aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino) ha registrato una leggera contrazione dei passeggeri trasportati dello 0,3% (in linea depurando il dato 2016 dall’effetto dell’anno bisestile), Aeroporto di Bologna del 6,7% e Toscana Aeroporti (Firenze e Pisa) del 6 per cento.
Per quanto riguarda le autostrade, Autostrade per l’Italia (Aspi) ha segnato una crescita del traffico del 2,3% (+2,9% escludendo l’effetto anno bisestile e includendo l’effetto mix derivante dalla maggiore crescita dei mezzi pesanti).
Enav ha registrato un deciso aumento delle unità di servizio, misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo, calcolate in traffico di rotta (+3,3%) e in traffico di terminale (+2,7%).
Ebitda. Il margine operativo lordo complessivo delle 8 società in esame ha mostrato una progressione del 7,7% a 3,5 miliardi, con un Ebitda margin passato dal 58 al 57 per cento. L’incremento dell’Ebitda più contenuto rispetto a quello del fatturato sconta il maggior peso dei costi operativi.
L’Ebitda del gruppo Atlantia, pari a 2,8 miliardi (+7%) rappresenta il 82% del totale, mentre la miglior performance è attribuibile ad Aeroporto di Bologna il cui sviluppo è stato del 21,4% su base annua a 27,6 milioni.
Debito. L’indebitamento finanziario netto complessivo al 30 settembre 2017 si attesta a 9,7 miliardi, in contrazione del 35,8% rispetto al valore di fine 2016. Autostrade Meridionali e Aeroporto di Bologna sono le uniche società che presentano una liquidità netta rispettivamente pari a 168,7 e 13,2 milioni.
Per quanto riguarda il rapporto Debt/Equity, i tower operator Inwit e Rai Way hanno un gearing molto contenuto che non supera lo 0,1x. Atlantia evidenzia invece il grado di copertura più elevato e pari a 0,78 volte (1,17x nel 2016).
Investimenti. Un elemento importante per le società infrastrutturali sono i capex. Gli investimenti autostradali sulla rete nazionale ammontano complessivamente a 343 milioni, interamente effettuati da Autostrade per l’Italia.
Gli investimenti in attività aeroportuali risultano complessivamente pari a 164 milioni: Aeroporti di Roma (145 milioni), Toscana Aeroporti (11 milioni) e Aeroporto di Bologna (8 milioni).
Lo stato di salute del settore delle infrastrutture appare buono nonostante il quadro macroeconomico, in particolare quello domestico, rimanga ancora stagnante.